Diritto & Internet

Direttrice marketing di Facebook: "L'anonimato deve sparire".

FacebookHanno attirato l’attenzione internazionale le recenti dichiarazioni della direttrice marketing di Facebook, sorella del CEO Mark Zuckerberg.

Intervenuta ad una tavola rotonda sul “cyber-bullismo” organizzata dalla rivista Marie Claire, Randi Zuckerberg si è pronunciata contro l’anonimato online, sostenendo che i cittadini della rete si comporterebbero molto meglio se ogni loro azione fosse correlata dal loro reale nome in evidenza. Secondo la direttrice marketing, sarebbe questo il motivo per cui Facebook richiede espressamente il nome, il cognome e l’indirizzo email reali dei loro iscritti. “Credo che l’anonimato su Internet debba scomparire”, ha specificato.

Le parole di Randi Zuckerberg richiamano le dichiarazioni del CEO di Google Eric Schmidt che alcuni mesi fa aveva definito l’anonimato in rete come “un pericolo”, aggiungendo che i governi si troveranno presto nella condizione di doverlo vietare.

Naturalmente questo genere di proposte trova fieri oppositori in quanti sostengono che l’anonimato è fondamentale per la libertà di espressione in rete. Sono molte infatti le occasioni in cui l’anonimato costituisce una protezione per i cittadini, come ad esempio nel caso di dichiarazioni di dissidenti politici o di persone vittime di abusi. Per questo motivo l’anonimato è anche alla base di molti portali di condivisione di notizie, basti pensare a Wikileaks, grazie ai quali sono venuti alla luce crimini e scandali.




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Direttore Scientifico
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Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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