Diritto & Internet

10 cose che non si possono non sapere… Su Facebook e lavoratori

Il recente licenziamento della dipendente inglese che sarebbe stata allontanata dal lavoro per essersi lamentata, attraverso il proprio profilo Facebook, del proprio stipendio, torna a far riflettere sul tema dell’utilizzo delle risorse tecnologiche da parte dei lavoratori. Si fa riferimento a Facebook solo come modello – il più noto e diffuso – di social network.

1) È vietato usare Facebook nel posto di lavoro?

Non sempre, dipende: è una scelta del datore di lavoro.

2) Come si fa a conoscere qual è la scelta?

Occorre leggere la policy o le linee guida (i nomi possono essere molto vari) emanate dal datore di lavoro, anche ai sensi delle Linee Guida del Garante (Linee Guida per posta elettronica e Internet).

3) Se non esistono policy?

Naturalmente la scelta può essere ricavata altrimenti, anche dal contratto, per esempio. In questo caso, si ritiene che gli strumenti di lavoro siano affidati dal datore di lavoro al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

4) Le policy possono prevedere un utilizzo di Facebook per fini personali?

In generale, sì. Le scelte dei datori di lavoro possono essere molto diverse, anche di tolleranza.

5) Se il datore di lavoro è una pubblica amministrazione?

In questo caso, la questione è più delicata. Si ricorda che il codice penale punisce il reato di peculato c.d. “d’uso”.

6) Il lavoratore è vincolato nell’esprimersi su Facebook se fa riferimento al suo lavoro o al datore di lavoro?

È vincolato da norme di natura generale, che si applicano a Facebook come a qualunque altro contesto. Si tratta, solo per fare qualche esempio, degli obblighi di fedeltà, correttezza, non concorrenza, tutela dei dati personali, oltre che di rispetto dell’onore e della reputazione altrui.

7) Il datore di lavoro può utilizzare le informazioni che trova su Facebook?

Se ne viene lecitamente a conoscenza, mediante la particolare catena di consensi che caratterizza Facebook, sì.

8) Le informazioni inserite su Facebook sono da considerarsi “private”?

Dipende da cosa si intende per “privato”. Le informazioni pubblicate su Facebook sono visibili a soggetti autorizzati, direttamente o indirettamente (amici, amici degli amici) e quindi, potenzialmente, anche da molti soggetti.

9) Le informazioni inserite su Facebook possono essere utilizzate solo per certe finalità (personali) e non per altre (lavorative)?

Solo se questa limitazione è espressamente dichiarata. Al momento, non risulta.

10) Occorre una legge ad hoc?

La Germania si è orientata in questo senso. Resto contraria ad una legge per ogni innovazione tecnologica. Ci vuole più consapevolezza.

Giusella Finocchiaro

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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