Diritto & Internet

UE: una nuova piattaforma per il commercio online

UE_corteIl 15 febbraio 2016 la Commissione europea ha attivato una piattaforma per aiutare i consumatori e i commercianti a risolvere controversie derivanti da acquisti online.

In attuazione del Regolamento sull’ODR, Regolamento (EU) N. 524/2013, e della Direttiva sull’ADR(Alternative Dispute Resolution) dei consumatori, Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2013/11/UE, recepita in Italia con il D.lgs. 6 agosto 2015 n.130, la Commissione Europea ha lanciato The Online Dispute Resolution (ODR) la piattaforma per la risoluzione online delle controversie.

Si tratta di uno sportello unico dove i consumatori e gli operatori commerciali dell’Unione Europea possono comporre vertenze derivanti da acquisti effettuati online nel proprio paese o all’estero. La piattaforma avrà un’interfaccia semplice accessibile da ogni tipo di dispositivo e permette agli utenti di condurre l’intera procedura online. Per presentare un reclamo sarà sufficiente compilare un modulo in tre passaggi. Il sistema è multilingue e prevede un sistema di traduzione per le controversie tra soggetti di paesi europei diversi.

La Commissaria per la Giustizia i consumatori e la parità di genere, Vera Jourová, ha spiegato la ragione che ha portato alla creazione dello sportello: “La maggior parte dei consumatori che incontrano problemi con gli acquisti online non presentano un reclamo perché considerano la procedura troppo lunga e poco efficace. La piattaforma per la risoluzione online delle controversie è uno strumento innovativo che farà risparmiare tempo sia ai consumatori che ai commercianti. Consentirà di accrescere la fiducia dei consumatori che fanno acquisti online e di sostenere le imprese che vendono all’estero, a tutto vantaggio del mercato unico digitale dell’UE”.

La risoluzione alternativa delle controversie (ADR) è una procedura veloce e poco costosa. In media, per risolvere un caso ci vogliono meno di 90 giorni. Il 70% dei consumatori che hanno già potuto avvalersi di questa procedura hanno espresso un parere positivo. La procedura rappresenta un’opzione aggiuntiva a loro disposizione per risolvere eventuali controversie che non intende sostituirsi alla possibilità di adire le vie legali, comunque più lunghe e costose (soltanto il 45% dei consumatori sono soddisfatti dei casi trattati in tribunale).

Va sottolineato che anche i commercianti potranno avvalersi della nuova piattaforma e trarne vantaggio in quanto, grazie alle procedure di risoluzione alternativa delle controversie, potranno evitare spese processuali elevate e mantenere buone relazioni con la clientela. L’accesso alla risoluzione alternativa delle controversie è garantito a prescindere dal prodotto o servizio acquistato e indipendentemente dal fatto che l’acquisto sia avvenuto online oppure offline e che il commerciante abbia sede nel paese di residenza del consumatore o in un altro Stato membro.

La base giuridica della piattaforma è il Regolamento sulla risoluzione online delle controversie dei consumatori, che ne descrive le principali funzioni e l’iter dei contenziosi trattati. Il regolamento si rifà alla direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che garantisce l’accesso dei consumatori alla procedura extragiudiziale per le vertenze contrattuali con operatori commerciali.

Le controversie vengono inoltrate agli organismi di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) collegati alla piattaforma, che sono stati selezionati dagli Stati membri secondo rigorosi criteri di qualità e notificati alla Commissione. Il sistema non copre ancora tutti i paesi e tutti i settori commerciali, ma è in rapida espansione: sono già collegati alla piattaforma circa 117 organismi per la risoluzione alternativa delle controversie di 17 paesi dell’UE. Gli Stati membri sono tenuti a fornire un elenco degli organismi che offrono procedure alternative per la risoluzione delle controversie (organismi ADR). Tutti gli organismi che figurano in tali elenchi rispondono a requisiti di qualità vincolanti, definiti dalla legislazione dell’UE.

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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