Diritto & Internet

Siri e OK Google: l'imbarazzo di usarli in pubblico

02siriUn sondaggio rivela che nonostante l’utilizzo degli assistenti vocali sugli smartphone sia diffuso, gli utenti preferiscono non farne uso in pubblico.

Interpellare il proprio smartphone in pubblico è considerato imbarazzante. Questa la conclusione a cui sono giunti gli analisti di Creative Strategies, una società di indagini di mercato che ha raccolto dati statistici sui servizi di “digital assistant” come Siri, Cortana e OK Google.

L’utilizzo di questi servizi è generalmente diffuso. Negli Stati Uniti, solo il 4% degli utenti Android non ha mai interpellato Ok Google mentre appena il 2% degli utenti Apple intervistati non ha mai usato Siri. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati ha ammesso di utilizzare il servizio solo occasionalmente:  il 70% degli utenti Siri e il 62% di quelli di OK Google.

Il dato più interessante riguarda però le risposte degli intervistati che si sono definiti utilizzatori assidui. Alla domanda “dove utilizzi  il servizio?” è emerso, prevedibilmente, che il luogo dove si utilizzano più gli assistenti vocali è l’auto (51%), seguito dalle abitazioni private (39%), dai luoghi pubblici (6%) e dal luogo di lavoro (1,3%). Dalle risposte emerge un atteggiamento molto cauto nei confronti dell’utilizzo della voce per interagire con gli smartphone. Gli utenti sembrerebbero farne ricorso solo in situazioni in cui non hanno le mani libere (alla guida o in situazioni domestiche) e comunque viene minimizzato l’uso che se ne fa in pubblico (luogo di lavoro e luoghi pubblici). Un’ipotesi che sembra confermata anche dal 20% degli utenti che hanno dichiarato di non aver mai usato un’assistente digitale per via del disagio dovuto dal “parlare ad un apparecchio tecnologico”, specialmente in pubblico.

Sembra dunque emergere una barriera culturale che contrasta con lo sviluppo del settore dell’Intelligenza Artificiale, grazie al quale gli assistenti vocali sono sempre più performanti. QUI il link all’analisi del sondaggio.

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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