Diritto & Internet

Vero e falso sulla recente sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 maggio 2014

La recente sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 maggio 2014 ha suscitato molti commenti e sollevato molte polemiche.
Sul tema, di rilievo per tutti i cittadini, ma indubbiamente caratterizzato da alcune asperità di natura tecnico-giuridica c’è un po’ di confusione. Cerchiamo di fare chiarezza.
I fatti alla base della decisione sono noti e riassunti nel post pubblicato QUI.
Veniamo dunque direttamente alle questioni di diritto e verifichiamo cosa è VERO e cosa è FALSO.
Quali sono i principi di diritto affermati nella sentenza?
1. Si applica la legge nazionale del paese nel quale il motore di ricerca opera. VERO.
In estrema sintesi: Google Spain opera in Spagna e in Spagna raccoglie pubblicità e quindi si applica nel caso di specie la legge sul trattamento dei dati spagnola. Non è una novità, dal momento che anche nel caso italiano Google-Vividown si era applicata la legge italiana, ma è un’affermazione importante. Nel mondo di Internet, dove i confini nazionali non esistono più ma si applicano ancora le leggi nazionali, quando c’è una controversia da risolvere il primo problema è proprio: quale legge nazionale si applica?
2. Google, e in generale i motori di ricerca, sono “titolari del trattamento” (nella versione italiana c’è scritto “responsabile del trattamento”, ma è il solito problema di traduzione). VERO.
In estrema sintesi: Google è responsabile per il fatto che rende le informazioni reperibili. La conseguenza è che ci si può rivolgere direttamente a Google per fare rimuovere un’indicizzazione ad un’informazione pubblicata da terzi, anche senza rivolgersi a chi l’ha pubblicata.
3. L’interessato, cioè il soggetto al quale l’informazione si riferisce, ha il diritto di chiedere che sia rimossa l’indicizzazione, prospettando la lesione. VERO.
Google valuterà se effettuare la rimozione. Il giudice avrà comunque l’ultima parola.
Cosa la sentenza non dice
1. Che esista un diritto a fare cancellare quello che non piace. Falso. Si può chiedere, ma non si ha diritto di ottenerlo…In altri termini: posso chiedere di fare cancellare una notizia su di me che non mi piace, ma Google mi risponderà di no e in giudizio perderò….
2. Che si debbano cancellare o modificare gli archivi dei giornali. Falso. Questo non è nella sentenza e tanto meno nella nostra giurisprudenza. Abbiamo già discusso questo tema.
3. Che si debba modificare il passato o la realtà storica . Falso. Questo non è nella sentenza e tanto meno nella nostra giurisprudenza

Giusella Finocchiaro

Aggiungi commento

Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

Lo Studio Legale Finocchiaro prosegue la sua attività con DigitalMediaLaws, la nuova società tra Avvocati fondata dalla Prof.ssa Avv. Giusella Finocchiaro e dal Prof. Avv. Oreste Pollicino.

Visita il sito di DigitalMediaLaws