Diritto & Internet

Le password più comuni (e quindi più a rischio) del 2013, al primo posto c'è "123456"

Pubblicata online la lista delle 25 peggiori password utilizzate nel 2013. L’elenco è stato redatto in base all’analisi dei dati rubati dai principali attacchi dello scorso anno, fra cui spicca quello al network della software house Adobe.

La sequenza di lettere che permettono l’accesso ad un area riservata dovrebbe essere segreta, e quindi difficile da indovinare. Eppure molti utenti sembrano non pensarla così, visto che ancora oggi le password più comuni della rete sono quelle più scontate: le stringhe numeriche in ordine crescente sembrano ancora andare per la maggiore, così come i nomi dei software su cui si tenta di accedere, o la password furba che si auto-richiama: “password”.

La lista è stata redatta e pubblicata da SplashData, azienda californiana specializzata in applicazioni di password management, che dichiara di essersi basata sui dati emersi dai principali attacchi ai sistemi informatici resi noti durante il 2013, tra cui quello ormai celebre ai danni di Adobe.

Il divertente elenco mette in luce un aspetto inquietante: la frequente scelta di password facilmente “indovinabili” dimostra che molte persone sottostimano i rischi di accessi non autorizzati ai loro account. Stringhe come “qwerty”, “abc123”, “111111,” e “iloveyou” sembrerebbero infatti suggerire che la preoccupazione maggiore di un gran numero di utenti è quella di poter dimenticare la password piuttosto che quella di subire un’intrusione informatica.

Il comunicato di SplashData si conclude suggerendo alcuni semplici consigli che possono aiutare a rendere le password più sicure e allo stesso tempo facili da ricordare. È consigliabile, ad esempio, utilizzare password di almeno 8 caratteri alternati tra numeri, lettere e segni tipografici. Per evitare però l’utilizzo di combinazioni impossibili da ricordare, come “g77hRT&34”, è consigliabile utilizzare vere e proprie frasi separate da spazi o caratteri speciali. L’ideale è una sequenza di parole attinente allo stesso campo semantico come ad esempio: “vino_6bicchieri_cena”.

Occorre anche cercare il più possibile di evitare di utilizzare la stessa password per diversi account, o per lo meno cercando di usare password diverse per i siti o i programmi di intrattenimento e per quelli utilizzati per veicolare dati più importanti, come caselle email o account bancari.

Ad ogni modo, mai utilizzare le password contenute nella lista…

Rank

Password

Change from 2012

1

123456

Up 1

2

password

Down 1

3

12345678

Unchanged

4

qwerty

Up 1

5

abc123

Down 1

6

123456789

New

7

111111

Up 2

8

1234567

Up 5

9

iloveyou

Up 2

10

adobe123

New

11

123123

Up 5

12

admin

New

13

1234567890

New

14

letmein

Down 7

15

photoshop

New

16

1234

New

17

monkey

Down 11

18

shadow

Unchanged

19

sunshine

Down 5

20

12345

New

21

password1

Up 4

22

princess

New

23

azerty

New

24

trustno1

Down 12

25

000000

New

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
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Dott. Giulia Giapponesi

Lo Studio Legale Finocchiaro prosegue la sua attività con DigitalMediaLaws, la nuova società tra Avvocati fondata dalla Prof.ssa Avv. Giusella Finocchiaro e dal Prof. Avv. Oreste Pollicino.

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