Diritto & Internet

Ricerca Federprivacy: la maggioranza dei siti web italiani non rispetta le norme sulla privacy

Da uno studio condotto da Federprivacy nell’agosto 2014 risulta che il 67% dei siti web italiani non è in regola con gli adempimenti in materia di trattamento dei dati personali degli utenti.

“Su 2.500 siti web di enti e imprese italiane, in 1.690 casi non è rispettato l’obbligo di informare l’interessato su come saranno trattati i suoi dati personali in violazione dell’art. 13 del Codice della Privacy, e in molti casi non è rispettata neppure la richiesta di consenso al trattamento dei dati di cui all’art.23. Nel 55% dei casi, a non dare idonea informativa all’interessato, sono piccole e medie imprese, mentre il 17% dei siti web che omettono di dare l’informativa svolgono attività in settori legati alla salute, e che quindi trattano dati sensibili, come ad esempio, ospedali, cliniche, laboratori di analisi, studi medici, dentisti, chirurghi, etc.

Significativo il fatto che nel 7% dei casi, a commettere tali violazioni siano aziende informatiche, come web agency o società di consulenza nel settori di internet, che spesso sviluppano esse stesse numerosi altri siti web per i loro clienti. Risulta inoltre che il 6% dei contravventori sono soggetti di condizioni economiche e dimensionali notevoli, come grandi aziende, multinazionali, enti pubblici, e anche personalità come artisti, politici ed altri vip.”

Questi i risultati della ricerca condotta dalla Federazione Italiana Privacy nell’agosto 2014. Lo studio è stato consegnato al Garante Privacy e alla Presidenza della Repubblica.

La seguente immagine – tratta dalla ricerca di Federprivacy –  mostra un dettaglio delle attività professionali relative ai siti non in regola.Schermata 2014-09-24 alle 00.59.49

Aggiungi commento

Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

Lo Studio Legale Finocchiaro prosegue la sua attività con DigitalMediaLaws, la nuova società tra Avvocati fondata dalla Prof.ssa Avv. Giusella Finocchiaro e dal Prof. Avv. Oreste Pollicino.

Visita il sito di DigitalMediaLaws