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Privacy e vaccini: le scuole potranno inviare i dati non sensibili degli iscritti alle Asl

Il Garante privacy ha emanato un provvedimento urgente per semplificare gli adempimenti e consentire trattamenti di dati non previsti dalla legge sui vaccini.

In considerazione dell’imminente avvio dell’anno scolastico, il Garante ha adottato con procedura urgente un provvedimento a valenza generale che autorizza una comunicazione di dati personali non sensibili dalle scuole alle autorità sanitarie. Dal primo settembre 2017 le scuole, sia pubbliche che private, e i servizi educativi per l’infanzia possono trasmettere l’elenco degli iscritti alle Asl territoriali, per l’attività di verifica della regolarità vaccinale e per l’avvio delle procedure previste (ad esempio la convocazione dei genitori), nonché per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori la documentazione prevista dal decreto.

Tale decisione risponde alla richiesta dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e di numerose altre amministrazioni su scala nazionale che hanno manifestato l’intenzione di effettuare uno scambio automatico di dati sulla regolarità vaccinale – anche in assenza di una specifica norma che lo consentisse – al fine di favorire il rispetto degli obblighi vaccinali nei termini previsti dalla legge.

Il Garante ricorda che, al fine di semplificare la procedura, le aziende sanitarie possono già inviare di propria iniziativa i certificati o altre attestazioni vaccinali alle famiglie, per consegnarli alle scuole, senza dover aspettare che siano i genitori stessi a richiederli, nonché inviare altre comunicazioni relative agli obblighi vaccinali, anche a seguito di accordi con gli istituti scolastici.

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Direttore Scientifico
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Curatrice Editoriale
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