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Privacy e scuola: il Garante ricorda gli errori più frequenti

privacy8_320x245In occasione della riapertura delle scuole il Garante per la protezione dei dati personali assegna i “compiti” per la privacy agli istituti scolastici di ogni ordine e grado: l’attenzione è sulle notizie pubblicate sul web e sulla diffusione dei dati sensiili.

In attesa della prossima divulgazione di Linee guida in materia di protezione dei dati personali a scuola, il Garante privacy propone sul suo sito una sintesi di alcuni recenti provvedimenti in materia di trasparenza in ambito scolastico utile a non incorrere negli errori più frequenti.

Sembra infatti che si ripropongano spesso alcune violazioni dei dati personali ad opera delle ammiistrazioni di scuole pubbliche e private che, per un’errata interpretazione della normativa sulla trasparenza o per semplice disattenzione, rendono accessibili al pubblico informazioni che dovrebbero restare riservate.

Uno dei casi più frequenti riguarda le graduatorie: il Garante è intervenuto più volte contro illeciti compiuti nella pubblicazione su internet di graduatorie contenenti dati personali non pertinenti o eccedenti le finalità istituzionali perseguite. L’Authority cita l’esempio di alcuni uffici comunali che hanno pubblicato liste con i dati personali dei bambini che usufruiscono del servizio di scuolabus, includendo tra le varie informazioni anche l’indirizzo di residenza e la fermata di riferimento. Un secondo caso citato riguarda la pubblicazione in rete delle graduatorie di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario (Ata) comprensive di numeri di telefono e di indirizzi privati dei candidati.

Anche il servizio di mensa scolastica è stato interessato da provvedimenti del Garante privacy, intervenuto per sanzionare la pubblicazione dei nominativi degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o di quelli che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. La regola è che gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si può rivolgere con comunicazioni di carattere individuale.

Attenzione anche alle pratiche per le iscrizioni agli istituti scolastici, ricorda il Garante. È necessario predisporre i moduli di iscrizione di bambini e studenti in modo da non chiedere alle famiglie informazioni personali eccedenti e non rilevanti. In partciolare serve attenzione sull’eventuale raccolta di dati sensibili, come quelli sulle condizioni di salute e sull’appartenenza etnica o religiosa. Il trattamento di questi dati, oltre a dover essere espressamente previsto dalla normativa, richiede infatti speciali cautele e può essere effettuato solo se i dati sensibili sono indispensabili per l’attività istituzionale svolta: non è questo il caso della semplice iscrizione a scuola.

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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