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USA: sono lecite le magliette satiriche sulla NSA

the_nsa_mens_vneck_tshirtLa National Security Agency degli Stati Uniti, al centro dello scandalo delle intercettazioni su scala globale rivelato da Edward Snowden, è nuovamente al centro di un caso di giudiziario che riguarda una violazione ai danni dei cittadini. Questa volta, però, si tratta del diritto di satira.

La controparte è Dan McCall, un designer free lance che da oltre dieci anni vende su internet t-shirt e tazze con il logo della NSA accompagnato dalla frase “NSA: l’unica parte del governo che sa ascoltare”.

Nel 2011 McCall ha ricevuto una cosiddetta cease-and-desist letter dalla NSA che itimava la rimozione dei suoi prodotti dal portale di commercio di gadget online Zazzle.com.

Il portale, decidendo di assecondare l’Agenzia governativa, ha obbligato McCall a rimuovere gli oggetti dal suo negozio virtuale e, dopo qualche tempo, McCall ha deciso di aprire un nuovo spazio di vendita online su CafePress, una piattaforma del tutto simile a Zazzle. Ironicamente, il nuovo profilo del designer invitava gli utenti a comprare le magliette con il messaggio promozionale “Censurate dalla NSA!“.

Lo scorso ottobre, in seguito al clamore sollevato dalle rivelazioni di Snowden, McCall ha deciso di intraprendere un’azione legale contro la NSA sostenendo che la richiesta di rimozione dei suoi prodotti da parte dell’agenzia governativa fosse illecita. Secondo il designer, magliette e tazze erano parodie e come tali erano tutelate dal Primo Emendamento degli Stati Uniti, che tutela la libertà di espressione.

È notizia recente che la NSA ha accolto le motivazioni di McCall e ha patteggiato con i rappresentant legali del creativo. A quanto si apprende, entrambe le parti hanno convenuto che il merchandising di stampo satirico non viola le leggi azionali. L’agenzia ha quindi accettato di pagare 500 dollari per coprire le spese legali sostenute da McCall.

La NSA ha dunque indirizzato una lettera di rettifica al portale Zazzle riconoscendo che gli oggetti di McCall sono di stampo satirico e non avrebbero dovuto essere considerati come tentativi di far credere al pubblico che il loro design fosse approvato, sostenuto o autorizzato dalla NSA.

“Sono lieto che lsa vicenda giudiziaria abbia aiutato a riaffermare il diritto a prendere in giro il governo”, ha dichiarao McCall. “ho sempre pensato che la parodia sia una tradizione salutare della società Amricana. È bello sapere che è ancora legale”.

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Direttore Scientifico
Prof. Avv. Giusella Finocchiaro
Curatrice Editoriale
Dott. Giulia Giapponesi

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