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Il Garante europeo per la protezione dei dati esprime delusione per la proposta di direttiva sull'enforcement

Il Garante europeo della protezione dei dati ha recentemente pubblicato un’opinione ufficiale sul pacchetto di riforme delle leggi europee per la protezione di dati adottato dalla Commissione il 25 gennaio 2012. Il pacchetto, com’è noto, include la proposta di Regolamento contenente le norme generali per la protezione dei dati e la proposta di direttiva sulla protezione dei dati nell’ambito dell’applicazione delle leggi.

Per quanto riguarda la proposta di Regolamento, il Garante ha espresso un netto parere positivo, definendola come “un enorme passo avanti per la protezione dei dati in Europa”; l’introduzione di un Regolamento che potrà essere direttamente applicato dagli stati membri contribuisce a eliminare molte delle complessità e delle incongruenze derivanti dalle differenti leggi nazionali attualmente in vigore.  Secondo il Garante, inoltre, le norme contenute nel Regolamento porteranno a una maggiore responsabilizzazione dei titolari del trattamento di dati personali. Una  particolare lode è stata rivolta al potenziamento del ruolo e delle facoltà delle Autorità nazionali per la protezione dei dati

Di segno opposto è invece la valutazione della proposta di direttiva sulla protezione dei dati nell’ambito nell’area dell’enforcement. Il Garante europeo si è definito “seriamente deluso”  riguardo alla scelta di regolare quest’ambito attraverso l’uso di una singola direttiva, uno strumento legale autonomo che garantisce un livello di protezione inadeguato, soprattutto se confrontato con la proposta di Regolamento.

In generale, secondo il Garante, il pacchetto di riforme rappresenta un’occasione persa per rimediare alla mancanza di completezza  dell’insieme delle norme europee sulla protezione dei dati personali. Il rammarico riguarda, in particolare, il mancato intervento su alcuni strumenti europei di protezione dei dati tra cui le norme per la protezione dei dati per le istituzioni pubbliche europee e tutte le specifiche regole impiegate nell’area della cooperazione giudiziaria e nella polizia.

Per il dettaglio delle annotazioni del Garante si rimanda al documento ufficiale disponibile cliccando QUI.

Giulia Giapponesi

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Curatrice Editoriale
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