Diritto & Internet

Russia: guerra ai meme

Esempio di un meme satirico nei confronti del Presidente Putin
Esempio di un meme satirico nei confronti del presidente russo Vladimir Putin.

Il governo russo ha vietato la pubblicazione delle immagini virali che prendono in giro personaggi pubblici.

Il Roskomnadzor, l’ente statale russo per il monitoraggio delle telecomunicazioni, ha annunciato che in futuro sarà illegale pubblicare meme satirici che ritraggono personaggi noti. I cosiddetti internet meme, contenuti virali spesso composti da immagini associate a frasi umoristiche, saranno oscurati non solo quando riconosciuti causa di un danno per l’onore e la dignità del soggetto ritratto, ma anche se colpevoli di distorcere la “personalità del soggetto”.

Le nuove disposizioni del Roskomnadzor non si riferiscono all’entrata in vigore di una legge, quanto all’estensione dell’applicazione di regole già esistenti per la difesa dell’immagine di personaggi pubblici.

Molti canali di informazione russi hanno messo in relazione il nuovo divieto con una sentenza su un contenzioso tra il cantante russo V. Syutkin e un sito satirico. Syutkin aveva querelato il sito a causa della pubblicazione di un meme che utilizzava il suo volto, e il tribunale russo ha dato ragione all’artista. Sebbene la stretta sui meme sia stata annunciata proprio qualche giorno dopo la sentenza che tutelava il cantante, molti hanno ipotizzato che la censura sui contenuti satirici sia stata voluta da Vladimir Putin, considerato da diversi analisti della comunicazione il bersaglio più frequente dell’umorismo politico online.

Stando alle nuove disposizioni del governo russo, un personaggio pubblico che si ritenga offeso da un meme può informare il Roskomnadzor, che a sua volta può valutare se inoltrare una denuncia al tribunale. In tal caso, il sito incriminato avrà poche ore per rimuovere l’immagine offensiva e non incorrere nel provvedimento di oscuramento.

Diversi commentatori ritengono che il concetto di “distorsione della personalità del soggetto” risulti estremamente sfumato, al punto da divenire strumento da rivolgere arbitrariamente contro la libertà di espressione. L’imposizione di una responsabilità diretta nell’atto di pubblicazione o di condivisione di immagine su Internet potrebbe sollecitare l’incremento delle cause per diffamazione. Più che fungere da deterrente, le nuove disposizioni rischiano di innescare un processo di autocensura molto restrittivo.

La presa di posizione rispetto i meme può essere considerata in linea con i recenti provvedimenti restrittivi disposti dal governo russo nei confronti di internet. Nel corso del 2014 era già stata introdotta una legge che di fatto impediva ai cittadini di gestire blog anonimi, e una legge che permette al Roskomnadzor di bloccare temporanemente qualsiasi sito senza dover fornire spiegazioni.

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Direttore Scientifico
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Curatrice Editoriale
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