Diritto & Internet

Cosa è emerso dall'incontro UNCITRAL sull'identità digitale online su scala globale

Il 10 giugno all’Università di Bologna, alcuni rappresentanti della Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL) hanno incontrato esperti accademici e portavoce di corporation del web, come Google e AliBaba. Obbiettivo comune: mettere a fuoco le basi su cui avviare un processo condiviso per fissare le regole mondiali dell’identificazione online.

Nell’introduzione, Giusella Finocchiaro, ospite dell’evento in qualità di professore ordinario dell’Università di Bologna e Presidente del Gruppo sul commercio elettronico dell’Uncitral, ha sottolineato come l’aspetto dell’identità che è necessario regolare sia prima di tutto quello “oggettivo”, ovvero quello che la legge deve tutelare per permettere il riconoscimento formale degli individui. Per un approfondimento sulla differenza fra identità soggettiva ed oggettiva si rimanda alla sua presentazione, disponibile QUI.

In Europa il problema dell’identificazione online è stato risolto con il Regolamento europeo in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno. Un’unica legge per i 28 Stati membri, che ha realizzato l’interoperabilità giuridica e tecnica fra i Paesi dell’Unione europea degli strumenti elettronici di identificazione, autenticazione e firma (eIDAS). Andrea Servida, di DG CONNECT, Commissione Europea, Capo dell’eIDAS Task Force, ne ha illustrato i principi di funzionamento nel suo intervento. È possibile effettuare il download della sua presentazione QUI.

Eric A. Caprioli , Avvocato alla Corte di Parigi e membro della delegazione francese al Gruppo di lavoro sul commercio elettronico dell’Uncitral, ha sottolineato che l’obiettivo deve essere un sistema unico globale e non un’armonizzazione dei sistemi esistenti. In quest’ottica, il lavoro del Gruppo dovrebbe concentrarsi sulla definizione di una “model law” che definisca i requisiti minimi di base per l’autenticazione, un minimo comun denominatore che sia compatibile con i quadri legislativi nazionali. Il suo intervento è riassunto nella presentazione scaricabile QUI.

Come ha ricordato Hong Xue, Professore ordinario di legge  alla Università Normale di Pechino, direttrice del BNU Institute for Internet Policy & Law (IIPL), l’identificazione digitale su scala globale dovrà tenere conto delle nuove necessità emerse dal web, come l’acquisto e la cessione di proprietà e diritti di natura completamente digitale, come caselle e-mail, siti web, oggetti virtuali, diritti d’autore, ecc. Il suo intervento ha approfondito questo aspetto con QUESTA presentazione.

Il responsabile della Public Policy e Government Relations di Google Italia, Andrea Stazi, ha sottolineato la necessità di prevedere la difficoltà di gestione dell’identità digitale in relazione alla tutela della privacy. Ala Musi, China Electronic Commerce Association Policy & Law Committee Deputy Director di AliBaba, ha invece rimarcato l’importanza di definire I limiti della responsabilità legale delle piattaforma di e-commerce che operano in tutto il mondo. QUI è possibile scaricare la sua presentazione.

Il Segretario del Gruppo di lavoro sul commercio elettronico dell’Uncitral, Luca Castellani ha chiuso la conferenza con le considerazioni conclusive.

L’incontro bolognese ha segnato l’inizio di una riflessione condivisa da esperti internazionali sul tema della regolamentazione dell’identità digitale su scala globale . Il compito di individuare le linee guida per un sistema unico è ora affidato al Gruppo di lavoro dell’Uncitral.

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Direttore Scientifico
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Curatrice Editoriale
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